mercoledì 2 dicembre 2015

NOTA TERRITORIALE PRIMO SEMESTRE 2015



L'ANDAMENTO DEL MERCATO DELLE ABITAZIONI IN PIEMONTE

E’ stata recentemente pubblicata la Nota Territoriale, settore residenziale, riferita al primo semestre del 2015 per il Territorio di Torino, redatta dall’ufficio provinciale, con il supporto dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
La nota evidenzia come, nei primi sei mesi del 2015 Torino ha totalizzato ben il 57,6% dell’intero mercato immobiliare residenziale piemontese. Nel dettaglio, si rileva come all’aumento delle transazioni (4.814 abitazioni, + 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2014) non sia corrisposto un rialzo delle quotazioni medie che, invece, sono mediamente diminuite del 2%.
La Nota ha registrato un aumento del volume degli scambi anche negli altri comuni capoluogo del Piemonte, dove spiccano Alessandria, con +18,2%, e Vercelli, che guadagna il 16,3 per cento. Fanno eccezione Asti e Novara, in flessione, rispettivamente, del 5,7% e del 5,0%. Le quotazioni degli immobili negli altri comuni capoluogo risultano negative e con cali maggiori a Biella (-5,6%) e Novara (-4,7%) mentre risultano stabili i prezzi ad Alessandria e a Cuneo.
Forti flessioni delle compravendite di abitazioni si sono registrate nelle macroaree “bassa val di Susa” (-12,6%), Eporediese (-13.4%) e “zone montane ovest” (-21%); l’Eporediese, in particolare, mostra anche un consistente calo dei prezzi con una perdita di circa 14 punti percentuali.
I prezzi delle case diminuiscono in tutte le macroaree provinciali tranne che in bassa val di Susa (+3,2%), nel pinerolese (+0,8%) e in val Sangone (+6,6).
Torino città è suddivisa in 41 zone; a Santa Rita Mirafiori è stato effettuato il maggior numero di compravendite (657 Ntn), seguono zona corso Palermo (329 Ntn), zona San Paolo Spina 1 (335 Ntn), zona Madonna di Campagna (327 Ntn) e zona Aeronautica Parella (368 Ntn).
Le zone più quotate hanno volumi di scambio più ridotti. In particolare, tra le zone più costose, si confermano via Roma (3.133 euro/mq), Carlo Emanuele II (3.105 euro/mq), Vinzaglio (3.044 euro/mq), Valentino (3.100 euro/mq), Crimea (3.075 euro/mq) e Duca d’Aosta (2.950 euro/mq).
L’incremento di valore maggiore (+8,3%) si è rilevato nella zona San Salvario che, storicamente, è la zona centrale meno apprezzata ma soggetta a una continua riqualificazione urbana. Tutte le altre zone segnalano flessioni dei prezzi rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente, in particolare la zona di via Garibaldi (-8,8%) e di Porta Palazzo (-9,5%).
Infine, da segnalare che le abitazioni maggiormente compravendute dai torinesi sono state prevalentemente quelle di dimensioni piccole e medio piccole, comprese tra i 50 e gli 80 metri quadri.




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